Presentato dal Ministro delle Comunicazioni Gasparri e dal Ministro per l’Innovazione e le Tecnologie Stanca
A tutela dei minori che fanno il loro ingresso su Internet è stato siglato il Codice di autoregolamentazione “Internet e Minori”, alla presenza del Ministro delle Comunicazioni Maurizio Gasparri e del Ministro per l’Innovazione e le Tecnologie Lucio Stanca.
Gli obiettivi del Codice mirano principalmente ad assicurare un aiuto alle famiglie per l’utilizzazione corretta della rete telematica. Sono state predisposte, infatti, apposite misure di prevenzione e una differenziazione dei percorsi su internet che impediscono ai più giovani di entrare in contatto con contenuti dannosi alla sua crescita.
Garantendo ai minori il diritto alla riservatezza dei dati, i provider si impegnano a memorizzare e fornire i dati utili all’identificazione di autori di siti illeciti, in collaborazione con le autorità preposte alla prevenzione, al contrasto e alla repressione dello sfruttamento della prostituzione, della pornografia e del turismo sessuale su Internet.
La novità, ha spiegato il Ministro Stanca nel corso della presentazione che ha avuto luogo presso l’Aula Magna del Ministero delle Comunicazioni il 19 novembre, consiste nell’aver sottoscritto molto più che un codice di autoregolamentazione. Si tratta, infatti, di una “co-regolamentazione”, un accordo tra pubblico e privato con meccanismi di sanzioni e premi con cui “l’industria si impegna a darsi regole e ad adottarle, mentre un organismo di controllo pubblico vigila sul rispetto delle stesse regole in una sorta di autoregolamentazione regolata”.
Chi ha aderito al Codice diventa riconoscibile attraverso un marchio “Internet@minori” che dà assicurazione sulla qualità dei contenuti. I firmatari sono l’Associazione Italiana Internet Providers (AIIP), l’Associazione per la convergenza nei servizi di comunicazione (ANFoV), l’Associazione Provider Indipendenti (Assoprovider) e la Federazione delle imprese delle Comunicazioni e dell’informatica (Ferdercomin).
Negli ultimi quattro anni, secondo un’indagine di Stop-It, un’organizzazione indipendente per la tutela dei minori, la Polizia Postale e delle Comunicazioni ha monitorato 85.699 siti riscontrandone in Italia 100 illegali, 1.683 persone sono state denunciate mentre altre 101 sono state sottoposte a provvedimenti restrittivi.
“Il Codice italiano, ha detto il Ministro Stanca, sta riscuotendo interesse all’estero ed è attualmente all’esame del Programma Comparative Media Law and Policy dell’Università di Oxford, finanziato dalla Commissione Europea nell’ambito del Piano d’Azione Safer Internet”.
Il presidente dell’Osservatorio sui Diritti dei Minori, dott. Antonio Marziale, ha fatto parte del Comitato interministeriale preposto alla stesura del Codice.